Prodotti tipici Napoletani

Tradizione Autentica

Per descrivere Napoli non può bastare l'azzurro,

per descrivere Napoli non bastano tutti i colori del mondo.

La cucina tipica napoletana è un viaggio sensoriale che affonda le sue radici in secoli di storia, tradizioni e creatività. Nata dall’incontro tra culture diverse — greca, romana, spagnola e araba — la cucina partenopea ha saputo trasformare ingredienti semplici in piatti dal gusto inconfondibile.


Ogni prodotto racconta un frammento della vita e dell’anima della città.

I sapori autentici del mare, i profumi del Vesuvio, le mani tra le migliori farine, il rumore tra le sue viuzze.


Le tradizioni tramandate di generazione in generazione, continuano a vivere nei mercati storici, nelle botteghe artigianali e nelle tavole di ogni famiglia. La cucina napoletana non è solo cibo: è cultura, storia e passione.

Un invito a scoprire l’essenza più vera di Napoli attraverso i suoi sapori.

Una palla di mozzarella bianca su un piatto bianco, con uno sfondo di legno.

Mozzarella di Bufala Campana DOP

Freschissima, dal sapore umile e delicato, la mozzarella di bufala campana DOP è un’eccellenza italiana riconosciuta in tutto il mondo.
Due nodi di formaggio bianco e marrone su una tavola di legno. Sono presenti anche una piccola forma di formaggio e un rametto di verde.

Zizzona di Battipaglia

La regina delle mozzarelle: grande, succosa ed irresistibile. La Zizzona di Battipaglia ti rapisce quando la vedi e ti conquista quando la assaggi

 
Formaggio Zizzona di Battipaglia bianco grande con pomodorini e basilico su un tagliere di legno.

Provola Affumicata di Agerola

La provola è una delle perle della tradizione casearia campana. Fresca o affumicata, sprigiona un aroma inconfondibile e un gusto dolce ed avvolgente
Pagnotta rotonda di Pane Cafone su un tovagliolo di lino, appoggiata su una superficie di legno.

Pane Cafone

Pane rustico, a lunga lievitazione, dalla crosta dorata e croccante e dalla mollica soffice. Il compagno ideale per salumi e formaggi

 
Due pasticcini spolverati di zucchero a velo su un piatto beige. Tavolo di legno, piccola ciotola di granuli bianchi.
Una crostata di ricotta rotonda, con una decorazione a grata, su una superficie di legno, con bastoncini di cannella e un'arancia.
Babà al rhum con panna montata su un piatto bianco, appoggiato su una superficie di legno.
Pila di sei biscotti marroni, spolverati con zucchero a velo, su un piatto di legno, con altri biscotti in una ciotola di legno.
Un piatto di pasticcini dorati e sferici, ricoperti di granella colorata, su una superficie di legno.
Biscotti a forma di diamante ricoperti di cioccolato, disposti su un piatto beige.
Pane pasquale a forma di ciambella, con quattro uova incastonate nell'impasto, su un piatto di legno.
Pallina di risotto fritta tagliata a metà, che rivela il ripieno cremoso e i piselli, su carta marrone. Sullo sfondo, una ciotola di piselli.
Crocchette di patate fritte dorate, una delle quali tagliata a metà per rivelare il formaggio fuso, su un piatto.
Tasca di pane fritto, ripiena di salame e formaggio su un piatto, con pomodoro e vino rosso sullo sfondo.
Piatto di biscotti a forma di anello con macchie scure; bicchiere di vino sulla destra.
Cheesecake con una fetta tagliata, spolverata di zucchero a velo, su un piatto con succo d'arancia.

'O CAFE'

la regola delle 3 c : Comm’ cazz’ coce

Un rito antico, un gesto di accoglienza, il simbolo dell’identità partenopea.

La storia del caffè napoletano è fatta di gesti lenti, di aromi intensi e di una cura quasi sacra nella scelta della miscela e nella tostatura, che deve essere scura, profonda, capace di sprigionare profumi avvolgenti e un gusto deciso ma equilibrato. Servito rigorosamente in tazzina bollente — per esaltarne corpo e temperatura — e accompagnato da un bicchiere d’acqua per “pulire il palato”, il caffè da Brandi non è semplicemente un caffè, ma un’esperienza sensoriale e culturale che racchiude tradizione, calore e convivialità.